Se in precedenza avete usato Windows, probabilmente conoscerete il problema dei metodi di installazione dei programmi, uno diverso dall'altro: file MSI, file InstallShield, eseguibili autoestraenti, o anche semplici file zip. Installando nuovi programmi correte sempre il rischio di causare il malfunzionamento degli altri che già avete installato, perché quelli nuovi potrebbero sovrascrivere qualche file .dll con versioni più vecchie, senza il minimo avvertimento. È per questo motivo che la comunità di GNU/Linux ha scelto una strada completamente diversa, e ha creato un sistema di gestione dei pacchetti software che si occupasse proprio di questi problemi: rpm. Come spesso accade su GNU/Linux, si tratta di uno strumento da riga di comando, che presenta moltissime caratteristiche interessanti, ma forse è un po' eccessivo per l'utente medio; per questa ragione, in Mandrakelinux è incluso un programma per l'installazione del software dotato di una comoda interfaccia grafica: Rpmdrake.
Rpmdrake è costituito da diverse componenti, alle quali potete accedere dal menu principale ( + + ) oppure tramite la sezione Gestione software del Centro di controllo Mandrakelinux (Figura 7.1, “La gestione software nel Centro di controllo Mandrakelinux”).
Generalmente è preferibile usare il Centro di controllo Mandrakelinux.