Manuale di Gretl: Gnu Regression, Econometrics and Time-series Library | ||
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Indietro | Capitolo 15. L'interfaccia a riga di comando | Avanti |
gretlcli ha ereditato la sintassi di base dei comandi dal programma ESL di Ramu Ramanathan e gli script di comandi sviluppati per ESL dovrebbero essere utilizzabili con con pochi cambiamenti: le uniche cose a cui stare attenti sono i comandi multilinea e il comando freq.
In ESL viene usato un punto e virgola come terminatore per molti comandi. In gretlcli ho deciso di rimuovere questa caratteristica: il carattere punto e virgola è semplicemente ignorato, a parte in alcuni casi speciali in cui ha un significato particolare: come separatore per due liste nei comandi ar e tsls, e come segnaposto per l'osservazione iniziale o finale immutata nel comando smpl. In ESL il punto e virgola dà la possibilità di spezzare le righe di comando su più righe dello schermo; in gretlcli si ottiene questo risultato inserendo una barra rovesciata \ alla fine della riga da spezzare.
Per quanto riguarda freq, al momento non è possibile specificare intervalli personalizzati, come avviene in ESL. Inoltre, ai risultati del comando è stato aggiunto un test chi-quadro di normalità.
Si noti anche che i comandi per usare la modalità batch sono stati semplificati. In ESL si usava, ad esempio:
esl -b filedati < fileinput > fileoutputmentre in gretlcli si usa:
gretlcli -b fileinput > fileoutputIl file di input viene trattato come un argomento del programma, mentre il file di dati su cui operare va indicato all'interno del file di input, usando il comando open datafile o il commento speciale (* ! filedati *).